Nell’aprile 2012 tiene una lezione-concerto presso il teatro dell’accademia “E. Caruso” di Lastra a Signa (FI), nell’ambito del progetto regionale: “sperimentazione di azioni di sistema per l’integrazione di alunni disabili”. Molti studenti saranno poi chiamati a descrivere a parole o con disegni le impressioni ricevute durante l’ascolto.
«I risultati furono sorprendenti: le menti dei bambini e dei giovani sono più aperte, senza preconcetti, curiose… Basta tenere sempre accesa la loro attenzione, la loro immaginazione e il gioco è fatto: entrano dentro la musica. Per esempio un bambino ha realizzato un’onda di grano, un altro ha disegnato me al pianoforte con un’infinità di 9, di varie forme e grandezze; un altro ha immaginato la musica come acqua che arrivava a riempire un lago; un altro disse che, quando ascoltò il mio brano, gli sembrò di essere sulle nuvole. Domandai: “Tipo sant’Antonio o tipo san Vincenzo?” E lui rispose: “Come preferisce, l’importante è la nuvola…”».