A fine luglio 2010 viene contattato per un concerto nella Reggia di Caserta per la manifestazione “Percorsi di luce”, un itinerario notturno illuminato che si svolge tra il parco e gli appartamenti storici.
«Nel pomeriggio mi reco per effettuare le prove della sala e del pianoforte, comincio a suonare e vedo i custodi e qualche persona incuriosita che mi gira intorno. Man mano mi accorgo che ci sono sempre meno persone, fino a quando non vedo più nessuno…
Finite le prove, vado verso la porta e la trovo chiusa. Provo a un’altra porta… anche quella chiusa. Comincio a preoccuparmi, anche perché era buio, ancora le luci non erano state accese. Al di là di una porta mi risponde una voce titubante che esclama (in dialetto): “Maestro, non volevamo disturbarla, poco fa è partito il sistema d’allarme automatico. Ma lei non ha niente di cui preoccuparsi, rimane lì e tra un’ora si riapriranno le porte”. Il problema era che dopo un’ora cominciava il concerto e prima avrei dovuto andare a prepararmi e vestirmi… Fu un’esperienza molto particolare, in compagnia di silenzi e fruscii, odore di antico e profumo di sete di San Leucio. Nella sala del trono mi sembrò quasi di rivedere i regnanti e la loro corte, ancora vivi nel loro splendore che baluginava nella penombra».