Devo a mio nonno l’amore per la musica. Mi ha accompagnato a lezione di pianoforte ogni volta, da quando avevo cinque anni fino a quando mi sono diplomato e poi ho cominciato a partecipare a concorsi e tenere concerti. Faceva il falegname e, più passano gli anni, più vedo la sua vita come una tavola armonica perfetta, capace di raggiungere il massimo della sua risonanza dentro gli altri. Grazie a lui, la mia musica è costante ricerca di un’arte che è anche artigianato, tenacia e desiderio di durare fatica, usare, impegnare le mani, sporcarsele per costruire qualcosa di utile, di levigato, che serva a chi l’ascolta. Solo perché è impalpabile, non vuol dire che la musica non sia concreta e che non agisca concretamente dentro di noi.
Sotto la guida del maestro Marino Mercurio ho conseguito, con il massimo dei voti, il diploma in pianoforte e il diploma accademico di secondo livello a indirizzo interpretativo-compositivo.
Il maestro Mercurio, appartenente alla gloriosa pianistica napoletana, allievo di Cattani e di Tita Parisi, ha fatto di me un pianista e un concertista, insegnandomi a controllare il suono, le emozioni, la tensione. Soprattutto mi ha passato la capacità di “sentire” il pubblico, di entrare in sintonia con chi ascolta, l’umiltà di riconoscere i propri limiti, il coraggio di provare sempre a superarli. Fin da quando ero ragazzino mi diceva: «Dobbiamo puntare la prua non verso il Mediterraneo, ma verso l’Atlantico».
Mi sono diplomato in composizione con il maestro Claudio Gabriele, che mi ha insegnato a indirizzare la mia creatività. Ho conseguito il diploma in didattica della musica, grazie al quale posso usare il mio “mestiere” anche per aiutare bambini a superare le loro difficoltà attraverso la musica.
All’Accademia Musicale Pescarese ho conseguito il diploma di alto perfezionamento in pianoforte-musica del Novecento. Il mio maestro è stato uno dei più importanti pianisti del secolo scorso, allievo di Arturo Benedetti Michelangeli, Bruno Mezzena; fu lui a intuire la mia predisposizione al repertorio pianistico del Novecento e contemporaneo, difficile da suonare, da comprendere e soprattutto da comunicare. Parliamo di Copland, Ligeti, Stravinsky, Barber.
Durante la mia formazione, per completare la preparazione attraverso le esibizioni in pubblico, il maestro Mercurio mi ha spinto a partecipare a numerosi concorsi pianistici. Ho ottenuto il primo premio a Castellaneta (TA), Pisa, Bari (Premio Stravinskij), Brindisi (Premio Barocco), Lamezia Terme (A.M.A. Calabria, sez. musica contemporanea), Lucca, Napoli (Premio Pergolesi), Matera (Premio Mozart).
In qualità di pianista solista e compositore mi sono esibito in Italia e all’estero, spesso invitato a prendere parte a rassegne di musica classica contemporanea o classica e jazz. Per esempio, al Ravello Festival, alla chiesa anglicana di Napoli, alla sala Chopin di Napoli, all’auditorium Diocleziano di Lanciano (CH), al teatro Stabile di Potenza, al teatro Vittorio Emanuele di Benevento, alla chiesa di S. Maria degli Angeli di Pietrelcina, alle manifestazioni culturali della soprintendenza per i beni culturali di Caserta e Benevento (Percorsi di luce nella Reggia Vanvitelliana e Settembre al borgo), alla Fondazione Orchestra Lucana di Matera, presso il Real Orto Botanico di Napoli, nell’ambito dei festeggiamenti per il quarantennale dell’associazione dei Francesisti d’Italia, al Real Collegio di Lucca, alla Chiesa Luterana di Genova.
Inoltre sono stato invitato a partecipare a “Piano City Milano”, al concerto inaugurale del “Classica festival Terre di Scansano” e a quello del “Classica festival Terre di Maremma”, per il quale ho curato anche gli arrangiamenti del Concerto in tre movimenti – Omaggio a Pino Daniele , tenuto con i Par Hasard Ensemble. E al Teatro Civino di Busca, in provincia di Cuneo, ho tenuto il concerto conclusivo della stagione 2019 esibendomi con il soprano di fama mondiale Norma Fantini.
Sempre nel cuneese, nella cattedrale di Cherasco, nel dicembre 2021 tengo il concerto “Aroma pieno”, all’interno del festival “La santità sconosciuta”, con la direzione artistica del Maestro Uto Ughi.
Ma ho riscosso grandi consensi anche all’estero. Ho partecipato al Festival internazionale svizzero “Ticino Musica”, con una serie di concerti a Lugano, Muralto, Ascona e Locarno; all’International Music Festival di Oxford (Inghilterra), mi sono esibito nella Holywell Music Room, tra le sale da concerto più antiche d’Europa, riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica interpretando in prima assoluta Le Silence de l’abime. E poi ho tenuto concerti di musica classica e contemporanea come pianista solista in tournées organizzate su rotte turistiche, esibendomi a Casablanca, Gibilterra, Almeria, Barcellona.
Nell’aprile 2020 vengo inserito nel programma WeAreItaly sul canale youtube della Farnesina (Ministero degli Affari Esteri), tra i vari artisti che, condividendo una breve esecuzione durante la quarantena, rappresentano la cultura italiana nel mondo.
La composizione è un mondo in cui sono entrato fin da piccolo, man mano che imparavo il pianoforte avevo sempre di più l’esigenza di modificare quello che suonavo fino a quando sono riuscito ad esprimere un mio linguaggio. Mi ha sempre incuriosito e appassionato creare, con qualsiasi materia: non c’è differenza per me tra il legno, il metallo e le note. Della mia ricerca compositiva parlo anche in un video trasmesso da Classica HD (canale 136 di Sky, dedicato interamente alla musica classica), all’interno del programma “Maestro!, Artisti all’opera”.
Nel 2009 esce il mio disco Concerto per pianoforte e sequoia, che evidenzia il mio rapporto profondo con la natura, per me fonte inesauribile di ispirazione e di riflessione. I brani del disco diventano le musiche originali del film documentario Il terracorpo di Marzano Appio, uscito nel 2015.
Nel 2010 vengo chiamato a partecipare al Festival internazionale “Un bosco per Kyoto” per esibirmi sul palco del Teatro Ariston di Sanremo con un brano inedito, Green.
Nella mia ultima produzione, al tema della natura, si intreccia quello della ricerca delle proprie radici antropologiche, attraverso il recupero e la rivisitazione della musica tradizionale popolare, che propongo nel concerto Excursio in piano solo, in cui ad autori come Samuel Barber e De Falla affianco brani miei, come Domenica mattina e Jesce sole.
Dal 2021 ho intrecciato nuove collaborazioni con artisti appartenenti a generi diversi dalla musica classica e contemporanea: Tiziano Chiapelli, maestro dell’improvvisazione jazzistica con la fisarmonica, e Frank Andiver, batterista rock. La mia creatività compositiva si è ampliata e, insieme a Frank, ho prodotto un disco per pianoforte e musica elettronica, Nostos – Le anime del viaggio.
Giuseppe Carpano: Biografia